Un consumo elevato di alcool, anche se avviene in un’unica occasione, può spezzare il delicato equilibrio dei neurotrasmettitori. La struttura del cervello è complessa, comprende une molteplicità di sistemi integrati e interagenti tra loro che si occupando di sostenere tutte le funzioni, volontarie e non (dal pensiero al respiro e al movimento). Questi sistemi cerebrali comunicano tra di loro attraverso tre milioni circa di minuscole cellule nervose, i cosiddetti neuroni, che traducono incessantemente le informazioni in segnali elettrici e chimici che il cervello è in grado di interpretare. Inviano anche messaggi dal cervello al resto dell’organismo. Le sostanze chimiche dette neurotrasmettitori trasportano i messaggi tra neuroni. I neurotrasmettitori possono essere estremamente potenti. Secondo il tipo e la quantità, i neurotrasmettitori possono o intensificare o ridurre al minimo le risposte del corpo, le sensazioni e il tono dell’umore. Il cervello lavora per bilanciare i neurotrasmettitori che velocizzano con quelli che rallentano, in modo da far conservare al corpo un ritmo equilibrato. L’alcool può rallentare l’organizzazione dei dati ad opera dei neurotrasmettitori, generando una sensazione di estrema sonnolenza. Le alterazioni dell’equilibrio dei neurotrasmettitori dovute all’alcool possono anche scatenare modifiche dell’umore e del comportamento, causando DEPRESSIONE - AGITAZIONE - PERDITA DI MEMORIA L’abuso protratto di alcool causa alterazioni permanenti dei neuroni, ad esempio riducendone le dimensioni; a causa di questi e altri cambiamenti, la massa cerebrale si riduce e la cavità interna del cervello diventa più grande. I ricercatori hanno ora appurato che il cervello cerca di compensare queste alterazioni. Ma un supporto esterno, consente di supportare i processi e favorire un adattamento progressivo, per creare un equilibrio cerebrale nonostante la presenza di alcool. Con la certazza di intraprendere percorsi di disintossicazione. L'intervento di uno psicologo consente la gestione di questi adattamenti, per evitare di avere conseguenze negative, come un aumento della tolleranza all’alcool o la dipendenza, con quindi sintomi d’astinenza in sua assenza. L’alcool può rallentare e peggiorare le comunicazioni tra neurotrasmettitori cerebrali.
Cosa succede e perché il supporto di un esperto può aiutare
https://www.simonabozzolo.eu/informazioni/trova-psicologo-bergamo
https://scholar.google.it/scholar?q=psicologia+e+alcolismo&hl=it&as_sdt=0&as_vis=1&o...

